Sintesi del foglietto illustrativo di 044354037 - RASAGILINA KRKA*28CPR 1MG

Denominazione

RASAGILINA KRKA 1 MG COMPRESSE

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci antiparkinsoniani, inibitori delle monoaminoossidasi-B.

Principi attivi

Ogni compressa contiene 1 mg di rasagilina (come rasagilina emitartrato).

Eccipienti

Cellulosa microcristallina (E460), amido di mais,pregelatinizzato (tipo 1500), silice colloidale anidra (E551), talco (E553b), acido stearico.

Indicazioni

Trattamento della malattia di Parkinson sia in monoterapia (senza levodopa) sia come terapia in associazione (con levodopa) nei pazienti con fluttuazioni di fine dose.

Controindicazioni/eff.secondar

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Trattamento concomitante con altri inibitori delle monoaminoossidasi (MAO) (inclusi i medicinali ed i prodotti naturali senza obbligo di prescrizione, come l'erba di San Giovanni) o petidina. Bisogna attendere almeno 14 giorni tra l'interruzione del trattamento con rasagilina e l'inizio della terapia con inibitori delle MAO o petidina. L'uso di rasagilina e' controindicato in pazienti con insufficienza epatica grave.

Posologia

Rasagilina e' somministrata per via orale alla dose di 1 mg, una volta al giorno, associata o non associata a levodopa. Puo' essere assunto con o senza cibo. Non e' necessario un aggiustamento della dose nei pazienti anziani. Popolazione pediatrica: non e' raccomandato l'uso nei bambini e negli adolescenti a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia. Pazienti con insufficienza epatica: e' controindicato l'uso di rasagilina in pazienti con grave insufficienza epatica. Evitare l'uso di rasagilina in pazienti con moderata insufficienza epatica. Usare cautela all'inizio del trattamento con rasagilina in pazienti con lieve insufficienza epatica. Interrompere il trattamento con rasagilina in caso di evoluzione dell'insufficienza epatica da lieve a moderata. Pazienti con insufficienza renale: non e' necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale.

Conservazione

Non conservare al di sopra 30 gradi C. Conservare nel blister originale per proteggere dall'umidita'.

Avvertenze

Evitare l'uso concomitante di rasagilina e fluoxetina o fluvoxamina. Attendere almeno cinque settimane dall'interruzione del trattamento con fluoxetina prima di iniziare la terapia con rasagilina. Attendere almeno 14 giorni tra l'interruzione del trattamento con rasagilina e l'inizio del trattamento con fluoxetina o fluvoxamina. Disturbi del controllo degli impulsi (ICD) possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina e/o trattamenti dopaminergici. Analoghe segnalazioni di disturbi del controllo degli impulsi (ICD) sono state ricevute, durante l'esperienza post-marketing, relativamente a pazienti trattati con rasagilina. I pazienti devono essere controllati con regolarita' in relazione allo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e chi si prende cura di loro, devono essere consapevoli dei sintomi comportamentali dei disturbi del controllo degli impulsi che sono stati osservati in pazienti trattati con rasagilina, che comprendono casi di compulsioni, pensieri ossessivi, gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', comportamento impulsivo e spese o acquisti compulsivi. Dal momento che rasagilina potenzia gli effetti della levodopa, gli effetti indesiderati della levodopa possono essere aumentati e una discinesia preesistente aggravata. Ridurre la dose di levodopa puo' migliorare questo effetto indesiderato. Ci sono state segnalazioni di effetti ipotensivi quando rasagilina viene assunta in concomitanza con la levodopa. I pazienti con malattia di Parkinson sono particolarmente vulnerabili agli effetti indesiderati di ipotensione a causa della presenza di problemi di deambulazione. Si sconsiglia l'uso concomitante di rasagilina e destrometorfano o simpaticomimetici, inclusi i decongestionanti nasali e orali ed i medicinali contenenti efedrina o psudoefedrina usati per trattare il raffreddore. Durante il programma di sviluppo clinico di rasagilina, sono stati osservati alcuni casi di melanoma che potrebbero suggerire una possibile associazione con rasagilina. I dati raccolti indicano che la malattia di Parkinson, e non un medicinale in particolare, e' associato con un rischio piu' elevato di tumore cutaneo (non solo melanoma). In caso di lesione cutanea sospetta consultare uno specialista. Usare cautela all'inizio del trattamento con rasagilina in pazienti con lieve insufficienza epatica. Evitare l'uso di rasagilina in pazienti con moderata insufficienza epatica. Interrompere il trattamento con rasagilina in caso di evoluzione dell'insufficienza epatica da lieve a moderata.

Interazioni

Esistono un certo numero di interazioni note tra inibitori non selettivi delle MAO e altri prodotti medicinali. Rasagilina non deve essere somministrata in associazione con altri inibitori delle MAO (inclusi i medicinali ed i prodotti naturali senza obbligo di prescrizione, come l'erba di San Giovanni) poiche' esiste il rischio di un'inibizione non selettiva delle MAO con possibile insorgenza di crisi ipertensive. Reazioni avverse gravi sono state segnalate con l'uso concomitante di petidina e inibitori delle MAO, cosi' come un altro inibitore selettivo delle MAO-B. E' controindicata la somministrazione concomitante di rasagilina e petidina. L'uso concomitante di inibitori delle MAO e medicinali simpaticomimetici ha dato luogo a fenomeni di interazione farmacologica. Quindi, data l'attivita' di inibizione delle MAO di rasagilina, si sconsiglia la somministrazione concomitante di rasagilina e simpaticomimetici, come quelli presenti nei decongestionanti nasali e orali e farmaci contro il raffreddore contenenti efedrina o psudoefedrina. Sono state riferite interazioni farmacologiche in caso di uso concomitante di destrometorfano e inibitori non selettivi delle MAO. Quindi, data l'attivita' di inibizione delle MAO di rasagilina, si sconsiglia l'uso concomitante di rasagilina e destrometorfano. Evitare l'uso concomitante di rasagilina e fluoxetina o fluvoxamina. Reazioni avverse gravi sono state segnalate con l'uso concomitante di SSRI, SNRI, antidepressivi triciclici e tetraciclici e inibitori delle MAO. Data l'attivita' di inibizione delle MAO di rasagilina, si consiglia, quindi, di usare cautela in caso di trattamento con antidepressivi. Nei pazienti con malattia di Parkinson, in trattamento cronico con levodopa, quale farmaco di associazione, non e' stato riportato alcun effetto clinico significativo di levodopa sulla clearance di rasagilina. Studi in vitro sul metabolismo hanno mostrato che il citocromo P4501A2 (CYP1A2) e' il principale enzima responsabile del metabolismo di rasagilina. La somministrazione concomitante di rasagilina e ciprofloxacina (un inibitore di CYP1A2) ha prodotto un aumento dell'83% dell'AUC di rasagilina. La somministrazione concomitante di rasagilina e teofillina (un substrato del CYP1A2) non ha avuto effetti sulla farmacocinetica dei due prodotti. Quindi, gli inibitori del CYP1A2 possono alterare i livelli plasmatici di rasagilina e devono essere somministrati con cautela. In pazienti fumatori esiste il rischio di diminuzione dei livelli plasmatici di rasagilina dovuta all'induzione dell'enzima metabolizzante CYP1A2. Studi in vitro hanno dimostrato che concentrazioni di rasagilina pari a 1 mg/ml (equivalente a un livello 160 volte la C max media di ≈5,9-8,5 ng/ml nei pazienti affetti da malattia di Parkinson dopo dosi multiple di rasagilina 1 mg), non hanno inibito gli isoenzimi del citocromo P450 CYP1A2, CYP2A6, CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6, CYP2E1, CYP3A4 e CYP4A. Questi risultati mostrano che e' improbabile che le concentrazioni terapeutiche di rasagilina possano interferire in modo clinicamente significativo sui substrati di questi enzimi. La somministrazione contemporanea di rasagilina ed entacapone ha determinato un aumento del 28% nella clearance orale di rasagilina. Interazione tiramina/rasagilina: i risultati di cinque studi di stimolazione con tiramina (in volontari e pazienti con malattia di Parkinson) insieme con i dati derivanti dal monitoraggio quotidiano della pressione sanguigna dopo i pasti (in 464 pazienti trattati con 0,5 mg/die o 1 mg/die di rasagilina o placebo come terapia di associazione con levodopa per sei mesi senza restrizioni di tiramina), e l'assenza di segnalazioni di interazione tra tiramina e rasagilina negli studi clinici condotti senza restrizioni di tiramina, indicano che rasagilina puo' essere usata in modo sicuro e senza restrizioni dietetiche per tiramina.

Effetti indesiderati

Monoterapia: di seguito sono elencate le reazioni avverse riportate con maggiore incidenza in studi controllati verso placebo in pazienti trattati con 1 mg/die di rasagilina. Le reazioni avverse con almeno 2% di differenza rispetto al placebo sono riportate in corsivo. Il numero tra parentesi (% di pazienti) indica l'incidenza della reazione avversa nel gruppo rasagilina vs. placebo, rispettivamente. Le reazioni avverse sono state classificate secondo la frequenza usando le convenzioni seguenti: molto comuni (>=1/10), comuni (da >=1/100 a <1/10), non comuni (da >=1/1.000 a <1/100), rare (da >=1/10.000 a <1/1.000), molto rare (<1/10.000). Infezioni ed infestazioni. Comuni: influenza . Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Comuni: carcinoma cutaneo. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comuni: leucopenia. Disturbi del sistema immunitario. Comuni: reazioni allergiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comuni: diminuzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comuni: depressione, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: emicrania; non comuni: ictus cerebrovascolare. Patologie dell'occhio. Comuni: congiuntivite. Patologie dell'orecchio e del labirinto Comuni: vertigini. Patologie cardiache, Comuni: angina pectoris; non comuni: infarto del miocardio. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche, Comuni: rinite. Patologie gastrointestinali. Comuni: flatulenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: dermatite; non comuni: eritema vescicolobolloso. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: dolore muscoloscheletrico, dolore cervicale, artrite. Patologie renali e urinarie. Comuni: urgenza urinaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: febbre., malessere. La malattia di Parkinson e' associata a sintomi quali allucinazioni e confusione. Nell'esperienza post marketing, questi sintomi sono stati osservati anche in pazienti con malattia di Parkinson trattati con rasagilina. E' nota l'insorgenza di reazioni avverse gravi con l'uso concomitante di SSRI, SNRI, antidepressivi triciclici e tetraciclici e inibitori delle MAO. Nell'esperienza post-marketing, sono stati riportati casi di sindrome serotoninergica associata ad agitazione, confusione, rigidita', piressia e mioclono in pazienti trattati con antidepressivi/SNRI in concomitanza con rasagilina. Negli studi clinici di rasagilina, non e' stato permesso l'uso concomitante di fluoxetina o fluvoxamina e rasagilina, ma e' stato autorizzato l'uso dei seguenti antidepressivi alle seguenti dosi: amitriptilina <= 50 mg al giorno, trazodone <= 100 mg al giorno, citalopram <= 20 mg al giorno, sertralina <= 100 mg al giorno e paroxetina <= 30 mg al giorno. Non e' stato riportato nessun caso di sindrome serotoninergica nel corso del programma clinico di rasagilina, nel quale 115 pazienti sono stati trattati in concomitanza con rasagilina e triciclici e 141 pazienti sono stati trattati con rasagilina e SSRI/SNRI. Nell'esperienza post-marketing, in pazienti in trattamento con rasagilina sono stati riportati casi di aumentata pressione arteriosa, inclusi rari casi di crisi ipertensive a seguito di ingestione in quantita' non nota di cibi ricchi di tiramina. Con gli inibitori MAO, sono stati riportati casi di interazione da farmaco con l'uso concomitante di prodotti medicinali simpaticomimetici. Nell'esperienza post-marketing, e' stato riportato un caso di aumentata pressione arteriosa in un paziente che utilizzava anche un vasocostrittore oftalmico a base di tetraidrozolina idrocloridrato durante il trattamento con rasagilina. Disturbi del controllo degli impulsi Nei pazienti trattati con agonisti della dopamina e/o altri trattamenti dopaminergici, possono verificarsi gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata e alimentazione compulsiva. Durante l'esperienza post-marketing con rasagilina e' stato registrato un analogo quadro di disturbi del controllo degli impulsi che comprendeva anche compulsioni, pensieri ossessivi e comportamenti impulsivi. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati clinici sull'uso di rasagilina in gravidanza. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, sul parto e sullo sviluppo post-natale. E' necessaria prudenza nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza. I dati sperimentali indicano che rasagilina inibisce la secrezione di prolattina e quindi potrebbe inibire la lattazione. Non e' noto se rasagilina venga escreta nel latte materno. Particolare attenzione dovra' essere prestata nella somministrazione del farmaco in donne in allattamento.