Sintesi del foglietto illustrativo di 037152028 - NEUPRO*28CER 2MG/24H

Denominazione

NEUPRO 2 MG/24 H

Categoria farmacoterapeutica

Sostanze dopaminergiche.

Principi attivi

Rotigotina.

Eccipienti

Strato di supporto: pellicola in poliestere rivestita di silicone e alluminio, colorata con uno strato di pigmento (titanio diossido (E171), pigmento giallo 95, pigmento rosso 166) e riportante una scritta (pigmento rosso 144, pigmento giallo 95, pigmento nero 7). Matrice autoadesiva: poli(dimetilsiloxano, trimetilsilil silicato)-copolimerizzato, povidone K90, sodio metabisolfito (E223), ascorbile palmitato (E304) e DL-alfa-tocoferolo (E307). Strato protettivo: pellicola in poliestere rivestita con fluoropolimero trasparente.

Indicazioni

Trattamento sintomatico della sindrome delle gambe senza riposo idiopatica da moderata a grave negli adulti; trattamento dei segni e dei sintomi della malattia di Parkinson idiopatica, in fase iniziale come monoterapia (cioe' senza levodopa) o in combinazione con levodopa, ovvero nel corso della malattia, incluse le fasi tardive, quando l'efficacia della levodopa si riduce o diventa discontinua e compaiono fluttuazioni dell'effetto terapeutico (effetto fine dose o fenomeni "on/off").

Controindicazioni/eff.secondar

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; esami di risonanza magnetica per immagini o cardioversione.

Posologia

Il prodotto viene applicato una volta al giorno. Il cerotto deve essere applicato ogni giorno approssimativamente alla stessa ora. Il cerotto rimane a contatto con la cute per 24 ore e viene successivamente sostituito da un cerotto nuovo, posizionato in un diverso sito di applicazione. Se il paziente dimentica di applicare il cerotto all'ora consueta o se il cerotto si stacca, un altro cerotto deve essere applicato per il resto della giornata. Le raccomandazioni di dosaggio si riferiscono alla dose nominale. Sindrome delle gambe senza riposo: si deve iniziare con una dose singola giornaliera di 1 mg/24 h. In base alla risposta individuale del paziente, la dose puo' essere aumentata settimanalmente con incrementi di 1 mg/24 h fino ad un massimo di 3 mg/24 h. La necessita' di continuare il trattamento deve essere rivalutata ogni sei mesi. >>Malattia di Parkinson. Fase iniziale: una singola dose di 2 mg/24 h deve essere iniziata e aumentata settimanalmente di 2 mg/24 h fino al raggiungimento della dose efficace, fino ad un massimo di 8 mg/24 h. In alcuni pazienti la somministrazione di 4 mg/24 h puo' corrispondere alla dose efficace. Nella maggior parte dei pazienti la dose efficace viene raggiunta entro 3 o 4 settimane, con dosi di 6 mg/24 h o 8 mg/24 h, rispettivamente. La dose massima e' di 8 mg/24 h. Fase avanzata con presenza di fluttuazioni: una singola dose di 4 mg/24 h deve essere iniziata e aumentata settimanalmente di 2 mg/24 h fino al raggiungimento della dose efficace, fino ad un massimo di 16 mg/24 h. In alcuni pazienti la somministrazione di 4 mg/24 h o 6 mg/24 h puo' corrispondere alla dose efficace. Nella maggior parte dei pazienti la dose efficace viene raggiunta entro 3 - 7 settimane, con dosi di 8 mg/24 h, fino ad un massimo di 16 mg/24 h. Per dosi superiori a 8 mg/24 h, e' possibile utilizzare cerotti multipli per ottenere la dose finale: ad es. si possono ottenere 10 mg/24 h combinando un cerotto da 6 mg/24 h e un cerotto da 4 mg/24 h. >>Interruzione del trattamento. Sindrome delle gambe senza riposo: interrompere il medicinale gradualmente. La dose giornaliera deve essere ridotta di 1 mg/24 h per volta, possibilmente a giorni alterni, fino alla sospensione completa del farmaco. Seguendo questa procedura, non sono stati osservati fenomeni di rebound (peggioramento dei sintomi con intensita' superiore a quella iniziale in seguito alla sospensione del trattamento). Malattia di Parkinson: il prodotto deve essere interrotto gradualmente. La dose giornaliera deve essere ridotta di 2 mg/24 h per volta, possibilmente a giorni alterni, fino alla completa sospensione del medicinale. Compromissione della funzionalita' epatica e renale: non e' necessario modificare la dose nei pazienti con compromissione da lieve a moderata della funzionalita' epatica o con compromissione da lieve a grave della funzionalita' renale, compresi i soggetti sottoposti a dialisi. Si consiglia cautela nel trattare pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica, poiche' cio' puo' determinare una clearance inferiore di rotigotina. Rotigotina non e' stata valutata in questo gruppo di pazienti. Una riduzione della dose puo' rendersi necessaria in caso di peggioramento della funzionalita' epatica. In caso di peggioramento acuto della funzionalita' renale si possono verificare accumuli non attesi di rotigotina. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di rotigotina nella popolazione pediatrica non e' stata ancora stabilita. Non ci sono dati disponibili. Il cerotto deve essere applicato sulla cute pulita, asciutta, intatta e sana, in corrispondenza di addome, cosce, anche, fianchi, spalle o braccia. La riapplicazione nello stesso sito deve essere evitata per 14 giorni. Il farmaco non deve essere collocato sulla cute arrossata, irritata o danneggiata. Impiego e manipolazione: ciascun cerotto e' confezionato in bustina e deve essere applicato immediatamente dopo l'apertura della bustina stessa. Staccare una meta' dello strato protettivo e applicare la parte adesiva sulla cute, premendola con decisione sulla cute. Quindi, piegare il cerotto all'indietro e staccare l'altra meta' dello strato protettivo. Evitare di toccare la parte adesiva del cerotto. Premere con decisione il cerotto sulla cute con il palmo della mano per almeno 20-30 secondi, in modo che possa aderire bene. Se un cerotto dovesse staccarsi, un nuovo cerotto deve essere applicato per il tempo che resta dell'intervallo di somministrazione di 24 ore. Il cerotto non deve essere tagliato in pezzi.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.

Avvertenze

Se un paziente affetto da malattia di Parkinson non rispondesse adeguatamente al trattamento con rotigotina, il passaggio ad un altro agonista della dopamina potrebbe fornire benefici aggiuntivi. Lo strato di supporto del farmaco contiene alluminio. Per evitare scottature della cute, rimuovere il farmaco se il paziente deve sottoporsi ad un esame di risonanza magnetica per immagini (RMI) o a cardioversione. E' noto che gli agonisti della dopamina alterano la regolazione sistemica della pressione arteriosa, con conseguente ipotensione posturale/ortostatica. Tali effetti sono stati osservati anche durante il trattamento, tuttavia l'incidenza era simile a quella riscontrata in pazienti trattati con placebo. E' stata riscontrata sincope associata all'utilizzo di rotigotina, ma con frequenza simile ai pazienti trattati con placebo. Si raccomanda di controllare la pressione arteriosa, soprattutto all'inizio del trattamento. Rotigotina e' stata associata alla comparsa di sonnolenza e di episodi di insorgenza improvvisa di sonno. Interrogare il paziente circa la presenza di sopore o sonnolenza, in quanto il paziente potrebbe non riconoscere questi sintomi senza una domanda specifica in merito. Considerare la possibilita' di una riduzione del dosaggio o dell'interruzione della terapia. Monitorare i pazienti per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e chi si prende cura di loro devono essere consapevoli che, in pazienti trattati con agonisti della dopamina, inclusa rotigotina, possono verificarsi sintomi comportamentali correlati al disturbo del controllo degli impulsi che comprendono gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', shopping compulsivo, abbuffate compulsive ed alimentazione incontrollata. Se si sviluppano tali sintomi, considerare la riduzione della dose/la sospensione graduale del trattamento. Sintomi riconducibili a una sindrome maligna da neurolettici sono stati riportati nei casi di interruzione improvvisa di una terapia dopaminergica. Si raccomanda, pertanto, di interrompere gradualmente il trattamento. Sono stati riportati pensiero e comportamento anormale che possono consistere in una varieta' di manifestazioni che includono: ideazione paranoide, delirio, allucinazioni, confusione, comportamento simil-psicotico, disorientamento, comportamento aggressivo, agitazione e stato confusionale acuto. In alcuni pazienti trattati con agenti dopaminergici derivati dall'ergot sono stati segnalati casi di fibrosi retroperitoneale, infiltrati polmonari, versamento pleurico, ispessimento pleurico, pericardite e valvulopatia cardiaca. Tali complicanze possono regredire in seguito all'interruzione della terapia, ma non sempre si verifica una risoluzione completa. Sebbene tali reazioni avverse vengano considerate correlate alla struttura ergolinica di questi composti, non e' noto se altri agonisti della dopamina, non derivati dall'ergot, possano indurne la comparsa. Non somministrare neurolettici come antiemetici ai pazienti trattati con agonisti della dopamina. Si raccomanda un monitoraggio oftalmologico a intervalli regolari, oppure in presenza di disturbi visivi. Si puo' verificare un fenomeno di peggioramento (augmentation) nei pazienti affetti da sindrome delle gambe senza riposo. Il peggioramento comporta una insorgenza anticipata dei sintomi alla sera (o anche nel pomeriggio), esacerbazione dei sintomi e diffusione dei sintomi in altre parti del corpo. Secondo i dati emersi da due studi di follow up in aperto, della durata di un anno, i sintomi che rivelano un peggioramento, sia clinicamente rilevante che irrilevante, potrebbero raggiungere percentuali fino al 9,4%. Tuttavia, in base a due studi in doppio cieco, controllati verso placebo, della durata di 6 mesi, un peggioramento clinicamente rilevante e' stato osservato nell'1,5% dei pazienti trattati con rotigotina, rispetto allo 0,5% dei pazienti trattati con placebo. In due studi di follow up in aperto, condotti durante i 12 mesi seguenti, la percentuale di peggioramento clinicamente rilevante e' stata del 2,9%. Nessuno di questi pazienti ha interrotto la terapia a causa del peggioramento. L'analisi di uno studio di trattamento in aperto della durata di 5 anni ha mostrato che un peggioramento si e' verificato nell'11,9% dei pazienti trattati con le dosi approvate per il trattamento della sindrome delle gambe senza riposo (RLS) (1-3 mg/24h) e che nel 5,1% il peggioramento e' stato considerato clinicamente significativo. La maggior parte degli episodi di peggioramento si sono verificati durante il primo ed il secondo anno di trattamento. Questo studio permetteva anche l'utilizzo del dosaggio da 4 mg/24h che ha mostrato tassi piu' elevati di peggioramento. La dose di 4mg/24h non e' approvata per il trattamento dell'RLS. Evitare di esporre l'area cutanea su cui e' stato applicato il cerotto a fonti di calore quali luce solare eccessiva, cuscinetti termici e altre fonti di calore, quali la sauna o un bagno molto caldo. Possono verificarsi reazioni cutanee, generalmente di intensita' lieve o moderata, in corrispondenza del sito di applicazione. Si consiglia di variare giornalmente il sito di applicazione del cerotto. Evitare di riapplicare il cerotto nello stesso sito per 14 giorni. In caso di rash cutaneo o irritazione provocati dal cerotto transdermico, evitare l'esposizione alla luce solare diretta fino alla guarigione della lesione cutanea. L'esposizione alla luce solare puo' comportare alterazioni del colore della pelle. In caso di comparsa di una reazione cutanea generalizzata associata all'uso del medicinale, interrompere il trattamento. L'incidenza di alcune reazioni avverse di tipo dopaminergico, quali allucinazioni, discinesia ed edema periferico e' generalmente piu' elevata in caso di somministrazione contemporanea di L-dopa nei pazienti affetti da malattia di Parkinson. Se ne dovra' tener conto al momento della prescrizione di rotigotina. Negli studi clinici nei pazienti affetti da malattia di Parkinson, dopo 6 mesi la frequenza specifica di edema periferico e' risultata circa del 4% ed e' rimasta tale durante l'intero periodo di osservazione di 36 mesi. Il medicinale contiene sodio metabisolfito, un solfito.

Interazioni

Dal momento che rotigotina e' un agonista della dopamina, si presume che gli antagonisti della dopamina, quali i neurolettici (ad es. fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni) o la metoclopramide possano ridurre l'efficacia del farmaco e, pertanto, la loro somministrazione contemporanea deve essere evitata. A causa dei possibili effetti additivi, deve essere usata prudenza nei pazienti che assumono sedativi o altri deprimenti del SNC (sistema nervoso centrale) (ad es. benzodiazepine, antipsicotici, antidepressivi) o alcool in combinazione con rotigotina. La somministrazione contemporanea di L-dopa e carbidopa con rotigotina non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di rotigotina, e rotigotina non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di L-dopa e carbidopa. La somministrazione contemporanea di domperidone con rotigotina non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di rotigotina. La somministrazione contemporanea di omeprazolo (inibitore del CYP2C19), a dosi di 40 mg al giorno, non ha avuto effetti sulla farmacocinetica e il metabolismo di rotigotina nei volontari sani. Il medicinale puo' potenziare reazioni avverse dopaminergiche della L-dopa e puo' provocare e/o esacerbare discinesie preesistenti, come descritto per altri agonisti della dopamina. La somministrazione contemporanea di rotigotina (3 mg/24 h) non ha modificato la farmacodinamica e la farmacocinetica dei contraccettivi orali (0,03 mg etinilestradiolo, 0,15 mg levonorgestrel). Non sono state studiate interazioni con altre forme di contraccezione ormonale.

Effetti indesiderati

Di seguito sono riassunte le reazioni avverse al farmaco riportate in tutti gli studi aggregati sopra menzionati condotti in pazienti affetti da sindrome delle gambe senza riposo. All'interno delle classificazioni per sistemi ed organi, le reazioni avverse vengono elencate per frequenza (numero pazienti attesi di sviluppare la reazione), utilizzando le seguenti categorie: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 fino a <1/10); non comune (>=1/1000 fino a <1/100); raro (>=1/10000 fino a <1/1000); molto raro (<1/10000); non nota. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilita'; non nota: angioedema, edema della lingua ed edema delle labbra. Disturbi psichiatrici. Comune: attacchi di sonno/ insorgenza improvvisa di sonno, disturbi del desiderio sessualea (compresi ipersessualita', aumento della libido), insonnia, disturbo del sonno, sogni anormali; non comune: disturbo del controllo degli impulsia (compresi gioco d'azzardo patologico, punding), disturbo ossessivo compulsivo, disorientamento; raro: comportamento aggressivo/ aggressioneb, abbuffate compulsive ed alimentazione incontrollata. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: sonnolenza. Patologie vascolari. Comune: ipertensione; non comune: ipotensione ortostatica. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: vomito, dispepsia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazioni in sede di applicazione e di instillazionea (compresi eritema, prurito, irritazione, rash, dermatite, vescicole, dolore, eczema, infiammazione, gonfiore, decolorazione, papule, escoriazione, orticaria, ipersensibilita'), condizioni asteniche (compresi affaticamento, astenia e malessere); comune: irritabilita'. >>Esperienza post-marketing. Tasso d'interruzione: e' stato studiato in 3 studi clinici di durata fino a 3 anni. La percentuale di pazienti che hanno interrotto il trattamento e' stata del 25-38% durante il primo anno, del 10% nel secondo anno e dell'11% nel terzo anno. Una valutazione periodica dell'efficacia deve essere effettuata insieme alla valutazione della sicurezza che comprenda il fenomeno dell' augmentation . Malattia di Parkinson: in base all'analisi dei dati complessivi derivati da studi clinici controllati con placebo, comprendenti un totale di 1.307 pazienti trattati con il farmaco e 607 pazienti trattati con placebo, nel 72,3% dei pazienti trattati con il medicinlae e nel 57,8% dei pazienti trattati con placebo si e' manifestata almeno una reazione avversa. All'inizio della terapia possono verificarsi reazioni avverse di tipo dopaminergico, quali nausea e vomito. Esse sono generalmente di intensita' lieve o moderata e transitorie, anche se il trattamento non viene interrotto. Reazioni avverse segnalate in piu' del 10% dei pazienti trattati con il cerotto transdermico sono nausea, vomito, reazioni in sede di applicazione, sonnolenza, capogiri e cefalea. Di seguito sono riportate le reazioni avverse al farmaco riportate in tutti gli studi aggregati sopra menzionati condotti in pazienti affetti da malattia di Parkinson. All'interno delle classificazioni per sistemi ed organi, le reazioni avverse vengono elencate per frequenza (numero pazienti attesi di sviluppare la reazione), utilizzando le seguenti categorie: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 fino a <1/10); non comune (>=1/1000 fino a <1/100); raro (>=1/10000 fino a <1/1000); molto raro (<1/10000); non nota. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'; non nota: angioedema, edema della lingua ed edema delle labbra. Disturbi psichiatrici. Comune: disturbi della percezionea (compresi allucinazioni, allucinazioni visive, allucinazioni uditive, illusioni), insonnia, disturbo del sonno, incubi, sogni anormali; non comune: attacchi di sonno/ insorgenza improvvisa di sonno, paranoia, disturbi del desiderio sessualea (compresi ipersessualita', aumento della libido), disturbo del controllo degli impulsia (compresi gioco d'azzardo patologico, punding), stato confusionale, disorientamento; raro: disturbo psicotico, disturbo ossessivo compulsivo, comportamento aggressivo/ aggressioneb, abbuffate compulsive ed alimentazione incontrollata. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza, capogiri, cefalea; comune: disturbi della coscienza NCA (compresi sincope, sincope vasovagale, perdita di coscienza), discinesia, capogiro posturale, letargia; raro: convulsioni. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata, disturbi visivi, fotopsia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; non comune: fibrillazione atriale; raro: tachicardia sopraventricolare. Patologie vascolari. Comune: ipotensione ortostatica, ipertensione; non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito; comune: stipsi, secchezza delle fauci, dispepsia; non comune: dolore addominale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eritema, iperidrosi, prurito; non comune: prurito generalizzato, irritazione cutanea, dermatite da contatto; raro: rash generalizzato. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazioni in sede di applicazione e instillazione (compresi eritema, prurito, irritazione, rash, dermatite, vescicole, dolore, eczema, infiammazione, gonfiore, decolorazione, papule, escoriazione, orticaria, ipersensibilita'); comune: edema periferico, condizioni astenichea (compresi affaticamento, astenia, malessere); raro: irritabilita'. Esami diagnostici. Comune: riduzione del peso; non comune: aumento degli enzimi epatici (compresi AST, ALT, gamma-GT), aumento del peso, aumento della frequenza cardiaca. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: cadute. >>Esperienza post-marketing. >>Entrambe le indicazioni. Insorgenza improvvisa di sonno e sonnolenza: rotigotina e' stata associata a sonnolenza, comprendente un'eccessiva sonnolenza diurna ed episodi di insorgenza improvvisa di sonno. In casi isolati, "l'insorgenza improvvisa di sonno" si e' verificata mentre il paziente era alla guida di un autoveicolo, con conseguenti incidenti stradali. Disturbi del controllo degli impulsi: gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', shopping compulsivo, abbuffate compulsive ed alimentazione incontrollata possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina, inclusa rotigotina.

Gravidanza e allattamento

Non esistono dati adeguati relativi all'uso di rotigotina nelle gestanti. Dagli studi condotti sugli animali non risultano effetti teratogeni nei ratti e nei conigli, ma nei ratti e nei topi sono stati osservati effetti embriotossici in seguito alla somministrazione di dosi tossiche per le femmine gravide. Il rischio potenziale per la specie umana non e' noto. L'uso di rotigotina deve essere evitato durante la gravidanza. Dal momento che rotigotina riduce la secrezione di prolattina nell'uomo, ci si attende un effetto inibitorio sulla lattazione. Gli studi condotti nel ratto hanno dimostrato che rotigotina e/o il/i suo/i metabolita/i vengono escreti nel latte materno. In assenza di dati nell'uomo, l'allattamento al seno deve essere interrotto.