Sintesi del foglietto illustrativo di 027370129 - KLACID*14CPR RIV 500MG

Denominazione

KLACID

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici generali per uso sistemico - macrolidi.

Principi attivi

250 mg compresse rivestite: claritromicina 250 mg. 500 mg compresse rivestite: claritromicina 500 mg. 125 mg/5 ml granulato per sospensione orale: 100 ml di sospensione ricostituita contengono 2,50 g di claritromicina. 250 mg/5 ml granulato per sospensione orale: 100 ml di sospensione ricostituita contengono 5,00 g di claritromicina. 250 mg granulato per sospensione orale: claritromicina 250 mg. 500 mg granulato per sospensione orale: claritromicina 500 mg. 500 mg/10 ml polvere e solvente per soluzione per infusione: claritromicina 500 mg. 500 mg compresse a rilascio modificato: claritromicina 500 mg.

Eccipienti

250 mg compresse rivestite: croscarmellosio sodico, amido pregelatinizzato, cellulosa microcristallina, E-104, gel di silice, povidone, acido stearico, magnesio stearato, talco, ipromellosa, glicole propilenico, sorbitan monoleato, vanillina, E-171, idrossipropil-cellulosa, acido sorbico. 500 mg compresse rivestite: croscarmellosio sodico, cellulosa microcristallina, gel di silice, povidone, acido stearico, magnesio stearato, talco; soluzione ricoprente: ipromellosa, idrossipropilcellulosa, glicole propilenico, sorbitan monoleato, E-171, acido sorbico, vanillina, E-104. 125 mg/5 ml granulato per sospensione orale e 250 mg/5 ml granulato per sospensione orale: carbopol 974, povidone, ipromellosa ftalato, olio di ricino, gel di silice, saccarosio, gomma xantan, aroma frutti misti, potassio sorbato, acido citrico, titanio diossido, maltodestrine, acqua. 500 mg/10 ml polvere e solvente per soluzione per infusione: acido lattobionico, sodio idrossido come aggiustatore di pH. Ogni fiala di solvente contiene: acqua per p.i. 250 mg granulato per sospensione orale e 500 mg granulato per sospensione orale: carbopol 974P, povidone K90, idrossipropil-metilcellulosa ftalato, olio di ricino, biossido di silicio, maltodestrina, saccarosio, titanio diossido, amido modificato, aroma arancio, ammonio glicirizzinato, acesulfame K. 500 mg compresse a rilascio modificato: acido citrico anidro, sodio alginato, sodio e calcio alginato, lattosio, povidone K30, talco, acido stearico, magnesio stearato, ipromellosa 6cps, macrogol 400, macrogol 8000, titanio diossido (E-171), acido sorbico, giallo di chinolina (E-104).

Indicazioni

Per tutte le forme farmaceutiche: trattamento di infezioni causate da patogeni sensibili alla claritromicina. Infezioni del tratto rino-faringeo (tonsilliti, faringiti), dei seni paranasali. Infezioni del tratto respiratorio inferiore: bronchiti, polmoniti batteriche e polmoniti atipiche. Infezioni della pelle: impetigine, eresipela, follicolite, foruncolosi e ferite infette. Inoltre, il granulato per sospensione orale da 125 mg/5 ml e per il granulato per sospensione orale da 250 mg/5 ml: otite media acuta (OMA). Inoltre per le compresse rivestite da 250 mg e per il granulato per sospensione orale da 250 mg: infezioni odontostomatologiche acute e croniche sostenute da germi sensibili. Inoltre, per le compresse rivestite da 500 mg, per il granulato per sospensione orale da 250 mg e per il granulato per sospensione orale da 500 mg: infezioni micobatteriche, localizzate o diffuse, sostenute da Mycobacterium avium o Mycobacterium intracellulare. Infezioni localizzate dovute a Mycobacterium chelonae, fortuitum o kansasii. La claritromicina, in presenza di riduzione dell'acidita' gastrica, e' indicata nell'eradicazione dell'Helicobacter pylori, producendo un conseguente decremento della ricorrenza dell'ulcera peptica.

Controindicazioni/eff.secondar

Il medicinale e' controindicato in pazienti con ipersensibilita' al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; in gravidanza, durante l'allattamento e nei pazienti con insufficienza epatica grave. E' controindicata la concomitante somministrazione di claritromicina con uno qualsiasi dei seguenti farmaci: astemizolo, cisapride, pimozide, terfenadina e ergotamina o diidroergotamina.

Posologia

Compresse rivestite e granulato per sospensione orale: nell'adulto 1 compressa o di 1 bustina da 250 mg ogni 12 ore. Nei casi di infezioni gravi il dosaggio puo' essere aumentato fino a 500 mg ogni 12 ore. Nelle infezioni odontostomatologiche 250 mg ogni 12 ore per una durata di 5 giorni. Nei pazienti con infezioni da micobatteri, la dose di partenza e' 500 mg due volte al giorno. Se in 3-4 settimane non si verificano miglioramenti clinici o evidenze batteriologiche, la dose giornaliera puo' essere elevata a 1000 mg due volte al giorno. La claritromicina puo' essere usata in combinazione con altri farmaci. Si raccomanda, nel trattamento di infezioni diffuse da Mycobacterium Avium Complex in pazienti affetti da AIDS, di proseguire il trattamento fino all'ottenimento di risultati clinici o microbiologici e comunque a discrezione del medico curante. Schema posologico nell'eradicazione dell'Helicobacter pylori. Tripla terapia: claritromicina 500 mg due volte al giorno in associazione con amoxicillina 1000 mg due volte al giorno ed omeprazolo 20 mg al giorno per un periodo compreso tra 7 e 10 giorni. Claritromicina 500 mg due volte al giorno in associazione con lansoprazolo 30 mg due volte al giorno ed amoxicillina 1000 mg due volte al giorno per 10 giorni. Doppia terapia: claritromicina 500 mg tre volte al giorno in associazione con omeprazolo 40 mg al giorno per 14 giorni, seguiti da omeprazolo 20 mg o 40 mg al giorno per ulteriori 14 giorni. Claritromicina 500 mg tre volte al giorno in associazione con lansoprazolo 60 mg al giorno per 14 giorni. Una ulteriore soppressione della secrezione acida puo' essere richiesta per la riduzione dell'ulcera. Claritromicina e' stata usata inoltre anche nei seguenti schemi terapeutici: claritromicina + tinidazolo e omeprazolo o lansoprazolo; claritromicina + metronidazolo e omeprazolo o lansoprazolo; claritromicina + tetraciclina, bismuto subsalicilato, e ranitidina; claritromicina + amoxicillina e lansoprazolo; claritromicina + ranitidina bismuto citrato. Compresse a rilascio modificato. Adulti: 1 compressa al giorno da assumersi con i pasti. Nei casi di infezioni piu' gravi, il dosaggio puo' essere aumentato fino a 2 compresse da 500 mg a rilascio modificato al giorno da assumersi in un'unica somministrazione. Le compresse devono essere ingerite intere. La durata usuale del trattamento e' 6 - 14 giorni. Nei bambini oltre i 12 anni di eta': come per gli adulti. Nei bambini sotto i 12 anni di eta': usare il granulato per sospensione orale da 125 mg/5 ml o il granulato per sospensione orale da 250 mg/5 ml. Le compresse a rilascio modificato non devono essere somministrate ai pazienti con insufficienza renale in cui la clearance della creatinina e' inferiore a 30 ml/min. In questa popolazione di pazienti possono essere impiegate le compresse a rilascio immediato. Sospensione: nei bambini da 6 mesi in poi, 15 mg/kg/die suddivisi in due somministrazioni giornaliere a seconda della gravita' ed a giudizio del medico. Preparazione della sospensione in flacone o in bustine: per preparare la sospensione aggiungere al granulato contenuto nel flacone acqua fino al segno impresso sul flacone. Agitare bene. Aggiungere ancora acqua fino a riportarla al segno. La sospensione cosi' preparata ha una concentrazione pari al 5% per il granulato per sospensione orale da 250 mg/5 ml ed al 2,5% per il granulato per sospensione orale da 125 mg/5 ml e puo' essere conservata a temperatura ambiente per 14 giorni. Per preparare la sospensione in bustine, al momento della somministrazione versare il contenuto della bustina in un bicchiere d'acqua. Agitare fino ad ottenere una sospensione omogenea. Soluzione per infusione: la dose raccomandata e' di 4 - 8 mg/kg/die in due somministrazioni giornaliere. La preparazione della soluzione da iniettare avviene attraverso la dissoluzione della polvere nel solvente, e la successiva diluizione in soluzione glucosata al 5% o fisiologica, fino al raggiungimento di una concentrazione finale di 1-2 mg/ml. Si consiglia comunque di non superare la dose massima di 1 g in due somministrazioni giornaliere. Il prodotto ricostituito dovrebbe essere utilizzato entro 24 ore. Non usare come solvente soluzioni saline. Iniettare molto lentamente. La somministrazione deve essere proseguita, a seconda della gravita' dell'infezione, fino a 6-14 giorni. Nei pazienti con insufficienza renale in cui la clearance della creatinina e' inferiore a 30 ml/min, il dosaggio deve essere ridotto della meta'. In tali pazienti la somministrazione non deve essere proseguita oltre i 14 giorni.

Conservazione

Per le confezioni 250 mg e 500 mg granulato per sospensione orale: conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. Per le confezioni compresse rivestite, compresse a rilascio modificato e 125 mg/5 ml granulato per sospensione orale: conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C. Per la confezione 250 mg/5 ml granulato per sospensione orale: nessuna speciale precauzione per la conservazione. Per la confezione 500 mg/10 ml polvere e solvente per soluzione per infusione: nessuna speciale precauzione per la conservazione. Il prodotto ricostituito deve essere utilizzato entro 24 ore.

Avvertenze

E' necessario porre attenzione alla possibilita' di una resistenza crociata tra claritromicina ed altri macrolidi, lincomicina e clindamicina. I livelli plasmatici di claritromicina non sembrano essere modificati in modo apprezzabile da emodialisi o dialisi peritoneale. Essendo la claritromicina metabolizzata ed escreta principalmente a livello epatico, particolare cautela dovra' essere posta nella somministrazione del farmaco a pazienti con funzionalita' epatica ridotta, nei soggetti con insufficienza renale di grado moderato o severo e negli anziani (oltre i 65 anni). Sono segnalati aumenti dei livelli di cisapride quando somministrata contemporaneamente a claritromicina, cio' puo' causare un prolungato intervallo QT, aritmie cardiache inclusa la tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta; gli stessi effetti si sono osservati in pazienti in terapia concomitante claritromicina-pimozide. In seguito all'assunzione del prodotto, sono stati segnalati alcuni casi di comparsa di granulocitopenia; manifestazione peraltro scomparsa alla sospensione del trattamento. L'uso della maggior parte degli antibatterici, compresi i macrolidi, puo' provocare l'insorgenza di coliti pseudomembranose di grado lieve fino a molto grave, determinando a volte una proliferazione eccessiva del C. difficile. In tutti i pazienti che, in seguito all'assunzione di antibiotici, lamentino episodi di diarrea, si deve valutare l'eventuale presenza di CDAD (diarrea associata a Clostridium difficile). Questi pazienti devono essere sottoposti ad un'attenta anamnesi poiche' e' stato segnalato che il CDAD si puo' presentare nel corso dei due mesi che seguono l'assunzione di agenti antibatterici. Sono stati riportati casi post-marketing di tossicita' da colchicina con l'uso concomitante di colchicina e claritromicina, specialmente in pazienti anziani, alcuni dei casi segnalati si sono verificati in pazienti con insufficienza renale. Sono stati riportati decessi in alcuni di questi pazienti. L'uso prolungato o ripetuto di claritromicina puo' provocare l'insorgenza di superinfezioni da batteri resistenti o da miceti che richiedono l'interruzione del trattamento e l'adozione di idonee terapie. Nei pazienti che sono stati sottoposti a terapia con claritromicina, e' stata segnalata un'esacerbazione dei sintomi di miastenia grave. Il granulato per sospensione orale contiene saccarosio, quindi non e' adatto per i soggetti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o deficit di saccarasi-isomaltasi. Le compresse a rilascio modificato contengono lattosio, quindi non adatte per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.

Interazioni

Interazioni basate sul CYP3A: la co-somministrazione di claritromicina e di un farmaco metabolizzato principalmente dal CYP3A, potrebbe essere associata ad aumenti delle concentrazioni del farmaco che potrebbero potenziare o prolungare gli effetti terapeutici e gli effetti avversi del farmaco somministrato in concomitanza. Utilizzare con cautela. Prendere in considerazione aggiustamenti del dosaggio e, quando risulti possibile, monitorare le concentrazioni sieriche dei farmaci metabolizzati principalmente dal CYP3A. Teofillina, carbamazepina: i livelli plasmatici di carbamazepina e teofillina possono subire un modesto ma statisticamente significativo aumento co-somministrati alla claritromicina. Tolterodina: potrebbe essere necessaria una riduzione del dosaggio di tolterodina come potrebbe essere necessario procedere ad una riduzione del dosaggio della claritromicina nella popolazione di pazienti in cui il CYP2D6 risulti scarsamente metabolizzato. Triazolobenzodiazepine: evitare la co-somministrazione di midazolam orale e claritromicina. Nel caso in cui la co-somministrazione di midazolam per via endovenosa sia necessaria, monitorare il paziente per poter effettuare un aggiustamento del dosaggio. Adottare le stesse precauzioni in presenza di altre benzodiazepine che vengono metabolizzate dal CYP3A, incluso il triazolam e l'alprazolam. Nel caso di benzodiazepine la cui eliminazione non dipenda dal CYP3A, e' improbabile che si verifichi un'interazione importante dal punto di vista clinico con la claritromicina. In seguito all'uso concomitante di claritromicina e triazolam, sono state segnalate interazioni farmacologiche ed effetti a carico del sistema nervoso centrale. Inibitori della HMG-CoA Riduttasi: claritromicina aumenta le concentrazioni degli inibitori della HMG-CoA riduttasi. Raramente, tuttavia, si sono verificati casi di rabdomiolisi nei pazienti che assumono simultaneamente tali farmaci. Omeprazolo: soggetti adulti sani hanno ricevuto claritromicina (500 mg ogni 8 ore) in associazione all'omeprazolo (40 mg al giorno). Le concentrazioni plasmatiche basali di omeprazolo sono risultate aumentate a causa della co-somministrazione di claritromicina. Il valore del pH gastrico medio nel corso di 24 ore e' risultato pari a 5,2, quando l'omeprazolo e' stato somministrato in monoterapia, ed e' risultato pari a 5,7, quando l'omeprazolo e' stato somministrato in concomitanza alla claritromicina. Anticoagulanti Orali: la co-somministrazione di claritromicina e di anticoagulanti orali possono potenziare gli effetti degli anticoagulanti orali; nel corso della terapia concomitante, monitorare i tempi di protrombina. Colchicina: monitorare i pazienti per l'insorgenza di sintomi clinici di tossicita' da colchicina. Sildenafil, tadalafil e vardenafil: e' molto probabile che la co-somministrazione di claritromicina e questi farmaci determini un aumento dell'esposizione all'inibitore della fosfodiesterasi. Prendere in considerazione una riduzione del dosaggio di sildenafil, tadalafil e vardenafil. Cisapride, pimozide: l'assunzione concomitante ha dato luogo a prolungato intervallo QT, aritmie cardiache inclusa tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta, effetti simili sono stati osservati in pazienti che assumevano contemporaneamente claritromicina e pimozide. L'uso di tali farmaci e' controindicato. Terfenadina, astemizolo, ergotamina: e' controindicata la co-somministrazione di claritromicina e questi farmaci. Chinidina: altri casi di torsione punta sono stati riportati a seguito dell'impiego concomitante di claritromicina e chinidina o disopiramide. Monitorare il tracciato elettrocardiografico per rilevare l'eventuale presenza di un prolungamento dell'intervallo QT. Monitorare le concentrazioni sieriche di questi farmaci. Warfarin, ciclosporina: e' possibile un'eventuale interazione con warfarin e ciclosporina. Efavirenz, nevirapina, rifampicina, rifabutina e rifapentina: i farmaci che risultano essere forti induttori del metabolismo del citocromo P450 possono accelerare il metabolismo della claritromicina e di conseguenza abbassare i livelli plasmatici della claritromicina, aumentando al contempo i livelli plasmatici del 14(R)-idrossi-claritromicina (14-OH-claritromicina). L'effetto terapeutico previsto potrebbe essere annullato nel corso della co-somministrazione di claritromicina e degli induttori enzimatici. Fluconazolo: non e' necessario procedere ad alcun aggiustamento del dosaggio di claritromicina. Digossina: alcuni pazienti hanno evidenziato segni clinici analoghi a quelli che si presentano in caso di tossicita' da digossina, tra cui l'insorgenza di aritmie potenzialmente fatali. Monitorare le concentrazioni plasmatiche di digossina. Zidovudina: la co-somministrazione di claritromicina e zidovudina in pazienti adulti con infezioni da HIV puo' determinare una riduzione della concentrazione di zidovudina allo steady state. Sfalsare le due somministrazioni. Tale interazione non compare nei pazienti pediatrici quando la claritromicina sia assunta nella forma granulare contemporaneamente a zidovudina o didanosina. Interazioni Farmacologiche Bidirezionali. Atazanavir: non ridurre il dosaggio nei pazienti che presentano funzionalita' renale normale. Nel caso di pazienti che presentino un'insufficienza renale di grado moderato, ridurre il dosaggio di claritromicina del 50%. Nel caso di pazienti in cui la clearance della creatinina risulti minore di 30 ml/min, ridurre il dosaggio di claritromicina del 75%, utilizzando un'idonea formulazione di claritromicina. Si sconsiglia la somministrazione di dosi di claritromicina superiori a 1000 mg al giorno in concomitanza alla somministrazione degli inibitori della proteasi. Itraconazolo: monitorare i pazienti per rilevare l'eventuale presenza di segni e sintomi del potenziamento e del prolungamento degli effetti farmacologici di questi farmaci. Saquinavir: non aggiustare il dosaggio quando i due farmaci vengono somministrati in concomitanza per un periodo di tempo limitato alle dosi/formulazioni studiate. Nel momento in cui saquinavir venisse somministrato in concomitanza al ritonavir, valutare gli effetti potenziali che il ritonavir potrebbe avere sulla claritromicina. In pazienti con funzione renale normale, non ridurre il dosaggio. In pazienti con insufficienza renale e concomitante trattamento con ritonavir, considerare il seguente aggiustamento posologico: se la clearance della creatinina va da 30 a 60 ml/minuto il dosaggio, ridurre del 50%; in pazienti nei quali la clearance della creatinina e' minore di 30 ml/minuto ridurre il dosaggio del 75%. Non somministrare contemporaneamente piu' di 1000 mg al giorno di claritromicina con ritonavir. Verapamil: a seguito dell'impiego concomitante di claritromicina e verapamil sono stati osservati casi di ipotensione, bradiartimia e acidosi lattica.

Effetti indesiderati

Eventi avversi segnalati nei pazienti sottoposti a terapia con claritromicina nel corso degli studi clinici. Gli eventi avversi sono riportati per classificazione sistemica organica e frequenza (comune >= 1/100, < 1/10). Disturbi a carico del sistema nervoso. Comune: cefalea, alterazione del gusto. Disturbi gastrointestinali. Comune: diarrea, nausea, dolori addominali, dispepsia, vomito. Esami di laboratorio. Comune: aumento degli enzimi epatici. Esperienza post-marketing: reazioni avverse segnalate in seguito all'uso di tutte le formulazioni in cui la claritromicina e' disponibile, inclusa la claritromicina a rilascio immediato. Poiche' queste reazioni sono state segnalate spontaneamente da una popolazione di pazienti di dimensioni imprecisate, non e' sempre possibile calcolarne in maniera affidabile la frequenza o stabilirne la relazione causale con l'esposizione al farmaco. Infezioni ed infestazioni: candidosi orale. Disturbi a carico del sistema ematico e linfatico: leucopenia, trombocitopenia. disturbi a carico del sistema immunitario. Reazione anafilattica, ipersensibilita'. Disturbi a carico del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia. Disturbi psichiatrici: disturbo psicotico, allucinazioni, disorientamento, stato confusionale, depersonalizzazione, depressione, ansia, insonnia, incubi. Disturbi a carico del sistema nervoso: confusione, instabilita', ageusia, anosmia, disgeusia, parosmia. Disturbi a carico dell'orecchio e del labirinto: sordita', vertigini, tinnito. Disturbi cardiaci: torsioni di punta, tracciato ECG con prolungamento dell'intervallo QT, tachicardia ventricolare. Disturbi gastrointestinali: pancreatite acuta, glossite, stomatite, discolorazione della lingua, discolorazione dei denti. Disturbi epatobiliari: insufficienza epatica, epatite, epatite colestatica, ittero colestatico, ittero epatocellulare, alterazione della funzionalita' epatica. disturbi a carico della cute e dei tessuti sottocutanei: Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, orticaria, rash. Disturbi muscoloscheletrici e del tessuto connettivo: mialgia. Disturbi a carico dell'apparato renale ed urinario: nefrite interstiziale. Esami di laboratorio: aumento della creatinina ematica, aumento degli enzimi epatici. Sono stati riportati casi post-marketing di tossicita' da colchicina con l'uso concomitante di colchicina e claritromicina, specialmente in pazienti anziani, alcuni dei casi segnalati si sono verificati in pazienti con insufficienza renale. Sono stati riportati decessi in alcuni di questi pazienti. La somministrazione endovenosa puo' comportare una reazione locale di grado lieve dipendente dalla velocita' di infusione.

Gravidanza e allattamento

Poiche' la sicurezza del farmaco riguardo a questo particolare settore non e' ancora stata stabilita, ne e' controindicato l'utilizzo nelle donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento.