Sintesi del foglietto illustrativo di 025822053 - SUCRALFIN*OS GRAT 30BUST 2G

Denominazione

SUCRALFIN 2 g GRANULATO PER SOSPENSIONE ORALE

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci per il trattamento dell'ulcera peptica e della malattia da reflusso gastroesofageo.

Principi attivi

Sucralfato (pari ad alluminio 190 mg/g) 2000 mg.

Eccipienti

Granulare di succo di arancia, mannitolo, aroma arancia, saccarina sodica, silice colloidale.

Indicazioni

Ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatie da FANS (antiinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.

Controindicazioni/eff.secondar

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il sucralfato non deve essere somministrato a neonati prematuri.

Posologia

Una bustina di granulato 2 volte al giorno, prima dei pasti e prima di coricarsi. Nelle esofagiti da reflusso, una bustina di granulato 2 volte al giorno, un'ora circa dopo i pasti e prima di coricarsi. Il granulato va disperso in poca acqua.

Conservazione

Non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.

Avvertenze

Usare con cautela, evitando trattamenti prolungati, in pazienti con insufficienza renale. In questi pazienti l'escrezione dell'alluminio assorbito puo' essere compromessa. Sono stati riportati casi di formazione di bezoari associati con la somministrazione di sucralfato. La maggioranza di questi era rappresentata da pazienti in terapia intensiva e da neonati prematuri. Pertanto, esercitare estrema cautela nel trattamento di pazienti in terapia intensiva specialmente se ricevono nutrizione enterale, o in pazienti che presentano fattori predisponenti come ritardato svuotamento gastrico. Un noto studio condotto in Francia nei neonati che hanno ricevuto sucralfato ha messo in luce che il 73% dei trattati ha mostrato gravi problemi digestivi e il 36% ha presentato una sindrome occlusiva che ha richiesto trattamento medico. L'uso del sucralfato nei bambini e' sconsigliato, in quanto la sicurezza e l'efficacia nella popolazione pediatrica non sono state stabilite. Durante l'attivita' di farmacovigilanza dopo la commercializzazione del prodotto sono stati riportati casi di aspirazione della compressa di sucralfato con conseguenti complicanze respiratorie. Pertanto le compresse di sucralfato devono essere usate con cautela nei pazienti che presentano condizioni di deglutizione compromessa, quali ad esempio intubazione recente o prolungata, tracheotomia, anamnesi di aspirazione, disfagia o qualsiasi altra condizione che possa alterare il riflesso faringeo e della tosse o ridurre il coordinamento e la motilita' orofaringea.

Interazioni

I sali di alluminio possono formare complessi con le tetracicline, riducendo l'assorbimento e quindi l'attivita' di questi antibiotici somministrati per via orale. In caso di somministrazione concomitante di sucralfato e fenitoina, warfarina, digossina ed antibiotici fluorochinolonici (es. ciprofloxacina e norfloxacina), il tasso di assorbimento di tali farmaci e' ridotto. E' consigliabile interporre un intervallo di almeno due ore tra l'assunzione del prodotto e quella di altro farmaco.

Effetti indesiderati

In seguito a uso prolungato del farmaco puo' insorgere stitichezza. Altri effetti meno comunemente riportati sono disturbi gastroenterici (inclusa nausea), secchezza delle fauci, rash, prurito, vertigine, insonnia. Sono stati riportati casi molto rari di formazione di bezoari.

Gravidanza e allattamento

L'impiego in gravidanza deve essere valutato attentamente e riservato ai casi in cui sia chiaramente necessario.