Sintesi del foglietto illustrativo di 023103132 - CLENIL*AER 20FL 1D 0,8MG/2ML

Categoria farmacoterapeutica

Glucocorticoide antiasmatico per aerosol.

Indicazioni

Controllo dell'evoluzione della malattia asmatica e delle condizioni di broncostenosi. Riniti allergiche e vasomotorie, affezioni infiammatorie ed allergiche delle cavita' nasali e del tratto rino-faringeo.

Controindicazioni/eff.secondar

Infezioni virali e tubercolari attive o quiescenti locali. Soggetti con ipersensibilita' individuale ai componenti.Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.

Posologia

Adulti: un flaconcino monodose per seduta 1-2 volte al giorno. Bambini: meta' contenuto di un flaconcino monodose per seduta 1-2 volte al giorno. Il flaconcino reca una graduazione corrispondente a meta' dose. Agitare energicamente prima dell'uso. Per l'utilizzo eseguire le seguenti operazioni: flettere il flaconcino monodose nelle due direzioni. Staccare il flaconcino monodose dalla striscia prima sopra e poi al centro. Agitare energicamente scuotendo e rovesciando il flaconcino per rendere omogenea la sospensione. Ripetere questa operazione, finche' l'intero contenuto non sia completamente ridisperso e mescolato. Aprire il flaconcino monodose ruotando l'aletta nel senso indicato dalla freccia. Esercitando una moderata pressione sulle pareti del flaconcino monodose far uscire il medicamento nella quantita' prescritta ed immetterlo nell'ampolla del nebulizzatore. In caso di utilizzo di meta' dose, il flaconcino puo' essere richiuso capovolgendo e premendo il tappo. Il flaconcino richiuso deve essere conservato a temperatura compresa fra 2 gradi e 8 gradi (in frigorifero) e la quantita' rimasta deve essere utilizzata entro 12 ore dalla prima apertura.

Avvertenze

Le infezioni delle cavita' nasali o dei seni paranasali devono essere trattate con terapia appropriata, ma non costituiscono controindicazioni specifiche all'uso del farmaco. Benche' sia in grado di controllare nella maggior parte dei casi la rinite allergica stagionale, uno stimolo abnormemente elevato di allergeni puo' richiedere appropriata terapia supplementare. Il trasferimento di pazienti in trattamento continuativo con steroidi per via generale alla terapia con il farmaco richiede precauzioni se vi e' motivo di supporre che la funzionalita' surrenalica sia alterata. Comunque inizialmente va somministrato continuando il trattamento sistemico; successivamente questo va progressivamente ridotto controllando il paziente ad intervalli regolari (in particolare vanno effettuati periodici esami della funzionalita' cortico-surrenale) e modificando la posologia a seconda dei risultati ottenuti. Durante i periodi di stress o di grave attacco asmatico i pazienti, sottoposti a tale passaggio, dovranno avere un trattamento supplementare di steroidi sistemici. La terapia con il farmaco non ha finora dato luogo al riscontro di una riduzione dei livelli di cortisolo plasmatico. Tale riduzione e' stata osservata solo in pazienti che ricevevano il doppio della dose massima consigliata di beclometasone dipropionato somministrato mediante aerosol pressurizzato. Per chi svolge attivita' sportiva: l'uso del farmaco senza necessita' terapeutica costituisce doping e puo' determinare comunque positivita' ai test anti-doping.

Interazioni

Non note.

Effetti indesiderati

A seguito della somministrazione di beclometasone dipropionato per via aerosolica, in alcuni pazienti puo' comparire candidosi della bocca o della gola. Pazienti con dati anamnestici o di laboratorio indicanti una precedente infezione possono sviluppare piu' facilmente tale complicazione. L'incidenza della candidosi sembra essere in relazione con la dose somministrata. L'affezione risponde generalmente ad appropriata terapia antifungina topica senza interruzione del trattamento con beclometasone dipropionato. L'insorgenza di tali infezioni fungine puo' essere minimizzata sciacquandosi regolarmente la bocca dopo ogni applicazione. In pazienti con vie aeree molto sensibili l'uso del prodotto potrebbe dar luogo a tosse e raucedine.

Gravidanza e allattamento

Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza. Nell'ulteriore periodo, durante l'allattamento e nella prima infanzia deve essere somministrato soltanto in caso di effettiva necessita' e sotto diretto controllo del medico.