Sintesi del foglietto illustrativo di 020580128 - ISOPURAMIN 3%*IV FL 500ML

Categoria farmacoterapeutica

SOLUZIONI ENDOVENA.

Indicazioni

Stati di denutrizione. Stati pre e post-operatori. Malattie infettive acute e croniche. Nelle epatopatie, negli stati di shock, nelle atrofie infantili. Negli stati post-emorragici, nelle diarree profuse, nelle scottature estese.

Controindicazioni/eff.secondar

Stati di grave insufficienza epatica. Non si conoscono dati certi di tossicita' sull'uso in gravidanza; nel caso di somministrazione, da usarsi sotto stretto controllo medico.

Posologia

La posologia dipende dal quadro clinico del paziente secondo prescrizione medica. E' consigliabile una infusione inferiore alle 60 gocce al minuto primo. 2-4 flaconi al giorno forniscono 30-60 g di aminoacidi essenziali, pari a g 4,5 - 9,0 di azoto totale e coprono totalmente il fabbisogno giornaliero di azoto in soggetti di peso corporeo compreso tra i 50 e 65 kg. Per la migliore utilizzazione plastica degli aminoacidi e per il controllo del catabolismo post-traumatico e' opportuno somministrare, in associazione ad isopuramin 3%, glucosio nella misura atta a fornire 35-40 kcal/kg/die. Il controllo della glicemia e' agevole somministrando ogni 6-8 g di glucosio una unita' di insulina pronta. In pediatria 250-400 ml di isopuramin 3% contengono il fabbisogno di aminoacidi per un lattante fino a 6 kg di peso.

Interazioni

Non segnalate.

Effetti indesiderati

Alla posologia indicata non presenta effetti collaterali di rilievo. Una modesta iperazotemia puo' essere rilevata se la quota aminoacidica somministrata e' eccessiva in rapporto alla quota calorica. Nausea e vomito eventualmente presenti possono essere eliminati rallentando la velocita' di deflusso. Nel punto di iniezione e lungo il corso delle vene usate per l'infusione si possono avere reazioni flebitiche e tromboflebitiche: in tal caso occorre cambiare il luogo di iniezione. Se dovesse comparire una reazione secondaria, occorre sospendere l'infusione ed istituire le appropriate contromisure terapeutiche. Nei bambini piccoli, negli epatopazienti e negli anziani e' necessario verificare frequentemente l'azotemia per evitare casi di iperammoniemia che possono insorgere durante trattamenti prolungati. Per un controllo ottimale della nutrizione parenterale sono necessarie frequenti valutazioni cliniche ed analisi di laboratorio che dovranno riguardare in particolar modo l'osmolarita' del siero, gli elettroliti, test di funzionalita' epatica e renale, la glicemia, l'ammoniemia. Il prodotto contiene sodio metabisolfito. Tale sostanza puo' provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.