Sintesi del foglietto illustrativo di 019655315 - BENTELAN*INIET 6F 1,5MG/2ML

Categoria farmacoterapeutica

Corticosteroidi sistemici. Glicocorticoidi.

Indicazioni

Shock (shock chirurgico e traumatico, degli ustionati); gravi reazioni anafilattiche ed allergiche (edema laringeo, allergie a medicamenti, allergie post-trasfusionali); stato di male asmatico; edema cerebrale; infarto del miocardio; emopatie in fase di rapida acutizzazione; crisi di insufficienza surrenalica acuta in pazienti con sindrome di Waterhouse-Friderichsen, morbo di Addison, morbo di Simmonds, surrenectomizzati e surreno-soppressi da prolungata terapia corticosteroidea; lesioni dei tessuti molli quali gomito del tennista e periartrite dell'articolazione della spalla (iniezione locale). Non sostituisce le altre forme di terapia dello shock e dello stato di male asmatico, ma possono notevolmente incrementarne l'efficacia. Sostituzione della terapia orale: tutte le indicazioni di un trattamento corticosteroideo nei casi in cui per condizioni particolari del paziente (vomito, diarrea persistente, chirurgia maxillo-facciale) non sia possibile ricorrere alla via orale.

Controindicazioni/eff.secondar

Infezioni sistemiche, qualora non venga attuata specifica terapia antiinfettiva. Immunizzazione con virus attenuati; altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono glicocorticoidi, specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficiente risposta anticorpale. Contiene sodio metabisolfito (0,1% p/v) come conservante e pertanto non deve essere usato per trattare pazienti con ipersensibilita' nota a bisolfiti e metabisolfiti. Non va iniettato direttamente nei tendini. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.

Posologia

La terapia corticosteroidea iniettiva per via generale va effettuata a dosaggi adeguati alla gravita' del quadro morboso ed alla risposta individuale dei pazienti. La dose usuale varia da mg 1,5 a mg 4 per volta e va ripetuta, secondo necessita', fino ad ottenere la risposta desiderata. Le dosi possono, in determinati casi, raggiungere 10-15 mg o piu', in un'unica iniezione: tale dosaggio puo' essere ripetuto per 3-4 volte nelle 24 ore. Se necessario il farmaco puo' essere addizionato direttamente ai normali liquidi infusionali.

Interazioni

Gli steroidi possono ridurre gli effetti degli anticolinesterasici nella miastenia grave, dei mezzi di contrasto radiografici nella colecistografia, dei salicilati e degli antiinfiammatori non steroidei. L'effetto degli steroidi puo' essere ridotto da fenitoina, fenobarbitone, efedrina e rifampicina. Puo' rendersi necessaria una modifica, usualmente in diminuzione, del dosaggio degli anticoagulanti somministrati in concomitanza.

Effetti indesiderati

Alterazioni del bilancio idro-elettrolitico, soprattutto ipokaliemia, che raramente ed in pazienti particolarmente predisposti possono arrivare all'ipertensione e alla insufficienza cardiaca congestizia; alterazioni muscoloscheletriche quali osteoporosi quali osteoporosi, osteonecrosi asettica, in particolare alla testa del femore, miopatie, fragilita' ossea; complicazioni a carico dell'apparato gastro-intestinale che possono arrivare fino alla comparsa o all'attivazione di ulcera peptica; alterazioni cutanee quali ritardi nei processi di cicatrizzazione, assottigliamento e fragilita' della cute; alterazioni neurologiche quali vertigini, cefalea e aumento della pressione endocranica, instabilita' psichica; disendocrinie quali irregolarita' mestruali, segni di ipercorticismo, aspetto simil-cushingoide, disturbi della crescita nei bambini; interferenza con la funzionalita' dell'asse ipofisi-surrene, particolarmente in momenti di stress; diminuita tollerabilita' ai glucidi e possibile manifestazione di diabete mellito latente, nonche' aumentata necessita' di farmaci ipoglicemizzanti nei diabetici; complicazioni oftalmiche quali glaucoma, cataratta posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endooculare; negativizzazione del bilancio dell'azoto, per cui, nei trattamenti prolungati, la razione di proteine deve essere adeguatamente aumentata.