Sintesi del foglietto illustrativo di 018269050 - CARVASIN*50CPR 5MG SUBLINGUALI

Categoria farmacoterapeutica

Vasodilatatore utilizzato nelle patologie cardiache

Indicazioni

Insufficienza coronarica, prevenzione e cura dell'angina pectoris. Il Carvasin sublinguale per la sua rapidita' d'azione puo' essere indicato nella cura dell'angina di petto; per la durata della sua azione, che e' di circa 2 ore, e'indicato nella prevenzione dell'attacco di angina quando ci si impegna in uno sforzo che puo' provocare l'attacco (attivita' muscolare, atto sessuale, pasto abbondante). Il Carvasin per uso orale, di azione meno rapida ma piu' prolungata, e' indicato nella prevenzione degli attacchi di angina di petto e nella terapia dell'insufficienza coronarica.

Controindicazioni/eff.secondar

Ipersensibilita' al farmaco, ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il sildenafil potenzia gli effetti ipotensivi dei nitrati e pertanto, la sua co-somministrazione con nitrati organici e' controindicata. Dovrebbe essere utilizzato in gravidanza solo se i benefici potenziali giustificano i potenziali rischi per il feto. Non si sa se sia escreto nel latto umano. Siccome molti farmaci sono escreti nel latte, dovrebbe essere presa una decisione se interrompere l'allattamento o il trattamento tenendo in considerazione l'importanza del farmaco per la madre e il potenziale rischio per il lattante.

Posologia

La dose iniziale non dovrebbe superare i 5 mg per il verificarsi occasionale di gravi effetti ipotensivi. Carvasin sublinguale: (le compresse si sciolgono in 20 secondi) lasciar sciogliere una compressa sotto la lingua come cura e/o prevenzione dell'attacco di angina di petto. La somministrazione sublinguale puo' essere ripetuta ogni 2-3 ore. Carvasin 10 mg compresse: una compressa 4 volte al di', prima dei tre pasti e prima di coricarsi. Carvasin 40 mg compresse: una compressa ogni 12 ore. La scelta del Carvasin sublinguale o orale dovrebbe essere fatta sulla base della durata di azione piuttosto che sul grado di risposta, visto che questa e' la maggiore differenza osservata tra queste formulazioni. Per ottenere un completo effetto terapeutico e' importante che il dosaggio della forma sublinguale e orale sia individualizzato in accordo con le esigenze del singolo paziente, con la risposta clinica e il monitoraggio emodinamico. La terapia con Carvasin dovrebbe cominciare con il piu' basso dosaggio efficace e poi aggiustata secondo le necessita', in base alla efficienza del ventricolo sinistro. La dose iniziale dipende dalla valutazione delle gravita' dello scompenso di cuore.

Interazioni

Il farmaco puo' agire come antagonista fisiologico della norepinefrina, acetilcolina ed istamina. I nitrati possono causare ipotensione come risultato di una vasodilatazione periferica. L'alcool puo' aumentare questo effetto. I pazienti a cui viene prescritto Carvasin dovrebbero essere avvisati. In pazienti in trattamento con farmaci antiipertensivi, beta-bloccanti o fenotiazine con nitrati dovrebbero essere tenuti sotto osservazione per il rischio di possibili effetti ipotensivi additivi. Il sildefanil puo' potenziare gli effetti vasodilatatori dei prodotti contenenti nitrati come il Carvasin, e puo' causare grave ipotensione. Un'adeguata terapia di supporto non e' stata studiata, ma e' ragionevole trattare tale evento allo stesso modo di un sovradosaggio da nitrati.

Effetti indesiderati

Vasodilatazione cutanea, vampate, capogiri transitori, astenia e altri segni di ipotensione ortostatica, cefalea che puo' essere grave e persistente. Episodi transitori di vertigini e astenia, cosi' come altri segni di ischemia cerebrale associata all'ipotensione ortostatica possono manifestarsi occasionalmente. Particolari pazienti possono mostrare una spiccata sensibilita' agli effetti ipotensivi dei nitrati, anche con gli usuali dosaggi terapeutici. Possono manifestarsi sintomi importanti come nausea, vomito, astenia, agitazione, pallore, sudorazione , collasso. L'alcool puo' intensificare questo effetto. Misure che facilitino il ritorno venoso (es. posizione di Trendeleburg, respirazioni profonde e movimenti delle estremita') di solito risolvono la sindrome. Sono stati descritti rari casi di esantemi da farmaco e di dermatite esfoliativa. Nausea e vomito non sembrano comuni.